domenica 6 giugno 2010

Desenzano all'alba


Desenzano e il silenzio. Due parole che solitamente non possono essere usate nella stessa frase. La nostra città, per quanto bella sia, è tutto fuorchè tranquilla e silenziosa.
Tuttavia stamattina ho avuto l'occasione di vedere Desenzano sotto un'altra luce.
A causa di un mal di gola alquanto antipatico mi sono trovata per la prima volta a fare una passeggiata all'alba e ho provato una sensazione mai provata.
Sarà stato il fatto che erano le 6,30 di domenica ma le strade erano tutte deserte e il lungo lago aveva un che di particolare. L'acqua era calma e io sole coperto solo da una leggera foschia che rendeva tutto ancora più surreale.
Mi sono seduta su un masso alla spiaggia, non un alito di vento a scuotere le campane delle barche, il silenzio era rotto solo dal sibilo con cui la canna da pesca di un signore sul molo frustava l'aria.
Nessuno intorno a me a parte il pescatore, una poveraccia che lavava i suoi panni nelle acque del lago vicino a una papera insieme ai suoi anatroccoli e il canto dei numerosi uccelli nelle vicinanze.
In quel momento poteva essere il 2010, il 1910 o il 1810; nessuna auto, autobus o aereo a turbare la quiete che si era creata.
Non so come definirla ma è stata davvero un'esperienza irrinunciabile e quasi magica.
So di non aver scoperto l'acqua calda e che tutti sanno o si sono sentiti dire che fare una passeggiata all'alba sia molto bello ma, credetemi, finchè non lo provate in prima persona non saprete mai cosa vi perdete.

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